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L’Aalatri Guarcino espugna il Comunale, Vivace sconfitta di misura

La Vivace Grottaferrata ferma la striscia positiva di risultati nel 3° di ritorno del campionato di Promozione del Girone D. L’Alatri Guarcino passa 1-0 al comunale, con il determinante aiuto di un rosso diretto dell’arbitro del match mostrato al 3′ della ripresa a Coletta, reo di aver tentato di controllare il pallone con un piede alto senza successo, per poi colpire un avversario che, al contrario, aveva cercato solo il contatto e non di giocare il pallone. Nel primo tempo i padroni di casa, pur privi di cinque titolari tra infortuni e squalifiche, tra cui gli attaccanti esterni Aspri e Luciani, avevano avuto le uniche occasioni del match: al 31′ discesa sulla sinistra di Coletta con palla per Sciammanna da non più di sette metri che trova la respinta con i piedi di De Filippis, al 38′ angolo di Sciammanna da destra con deviazione di testa di Savelloni che sfiora il palo opposto, infine al 40′ altra iniziativa di Coletta che da sinistra si accentra e conlude a girare di poco a lato. Al 3′ della ripresa la gara cambia con l’espulsione di Coletta che permette agli ospiti di prendere il centrocampo, ma senza mai rendersi pericolosi fino al 15′, quando una punizione di Ciochetti dal vertice sinistro dell’area trova la deviazione vincente di testa di Fortini. La Vivace cerca di riorganizzarsi, ma non va oltre qualche calcio d’angolo. Al 3′ dei 4′ concessi di recupero il pallone buono lo riceve Mazzon in mezzo all’area, ma sulla conclusione arriva la parata salva risultato di De Filippis.
«Bisogna conoscere il regolamento – afferma Gioacchini – per applicarlo. Lui (Coletta) vede la palla che gli arriva dalle spalle e cerca di controllarla con il piede e gamba piegata, mentre l’avversario arriva da dietro e cerca solo il contatto. Nonostante le tante assenze non abbiamo rischiato niente e avuto un paio di occasioni nel primo tempo. Poi loro un tiro in porta e un gol. I ragazzi che sono scesi in campo hanno fatto una buona prestazione, ma sono innervosito per quello che è accaduto, perché si erano resi conto tutti, tranne l’arbitro, che fosse un fallo involontario».